Portata Luminosa- Portata Geografica e Portata Nominale così come da definizione data in Pubblicazione Nautica "Elenco Fari e Fanali e Segnali da Nebbia- edizione Istituto Idrografico Marina Militare Italiana"
Portata Luminosa: la più grande distanza alla quale un segnalamento luminoso può essere avvistato, esclusivamente in funzione della sua intensità luminosa e della visibilità meteorologica.
Portata Geografica: la più grande distanza alla quale un segnalamento luminoso può essere visto in funzione della curvatura della Terra, dell'altezza della luce e dell'elevazione dell'occhio dell'osservatore.
Portata Nominale: è la portata luminosa di un segnalamento in un’atmosfera omogenea nella quale la visibilità meteorologica è di 10 miglia. (la portata Nominale è quella riportata nelle carte e nelle pubblicazioni nautiche N.d.R.)
DIFFERENZA TRA FARO E FANALE
I FARI sono "fuochi notturni", visibili a grande distanza, aventi lo scopo di segnalare un luogo di atterraggio o una zona pericolosa.
Generalmente posti in zone della costa che rivestono punti principali e cospicuo interesse vengono costruiti su capi o su isole più avanzate in modo da potere essere avvistati per primi dal navigante proveniente da largo (fari di grande atterraggio).
Punti distinguibili sia di giorno per forma e colore, con sorgente luminosa posta generalmente in cima a costruzioni di notevole dimensione, gli stessi risultano annoverati anche tra i segnalamenti diurni.
Nei Fari più importanti, generalmente la portata luminosa è sempre maggiore della portata geografica, così che lo "scintillio" della "scopa" del faro sul riverbero dell'acqua si manifesta a notevole distanza ed il fenomeno rimane molto più accentuato quanto minore sia la portata geografica rispetto quella luminosa, ossia quanto più il faro è potente e basso sull'orizzonte.
Per i fari in cui invece la portata luminosa risulta minore rispetto quella geografica l'avvistamento della luce avviene quando la sommità del faro si manifesta dentro l'orizzonte, dapprima con luce fioca per poi aumentare gradualmente man mano che l'osservatore diminuisce la sua distanza entro l’orizzonte d’osservazione.
Occorre tenere bene presente che un segnalamento luminoso può essere volutamente oscurato o accidentalmente occultato.
Il primo ovvero il fenomeno dell'oscuramento, avviene per opera dell'uomo, per evitare inopportuni abbagliamenti a centri urbani, autostrade, aeroporti ecc.
Il secondo, ovvero l’occultamento, si verifica per quelle linee di costa (promontori, capi ecc.) che non favoriscono il propagarsi della luce del faro (zona d'ombra).
Nei due casi la pubblicazione nautica “Elenco Fari - Fanali e Segnali da Nebbia” riporta i settori di visibilità per i quali un segnalamento luminoso può essere avvistato dal mare (occorre tenere ben presente che i rilevamenti per tali settori sono Veri e presi dal largo, in altre parole, per chi si trova in mare e guardi verso la linea della costa N.d.R.). In ultima analisi, un Faro può avere colorazioni diverse secondo il "presidio" in cui lo stesso è saldamente posto, nell'evidenziare ulteriormente le zone di pericolo della navigazione o le acque sicure (luce di colore rosso e verde). FANALI: generalmente posti su punti costieri di secondario interesse. A luci gruppi di lampi, fissa, scintillante, rapida ecc., indicano le opere in muratura e l'accesso delle imboccature dei porti secondo i sistemi internazionalmente adottati (Normativa I.A.L.A. Regione A e B N.d.R.). I fanali hanno una portata luminosa inferiore a quella geografica. Notizie inerenti i fanali posizionati in una certa zona si possono ricavare agevolmente consultando anche la pubblicazione nautica il “Portolano”.
Cap. MarliNic
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